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Elettroterapia

L’elettroterapia usa gli effetti biologici ottenuti dall'energia elettrica a scopo terapeutico e consiste in correnti elettriche che vengono fatte passare attraverso la parte del corpo interessata avendo avuto cura di scegliere con determinate caratteristiche idonee agli scopi da raggiungere.

Patologie

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  • Artrite

  • Disturbi intestinali

  • Sindrome da Stanchezza Cronica

  • Diabete

  • Fibromialgia

  • Alta pressione sanguigna

  • Insonnia

  • Emicrania

  • L'osteoporosi

  • Disturbi Circolatori

  • Repetitive Strain Injury (RSI)

  • Sciatica

  • Spondilosi

  • Gotta

  • Dolore alla schiena

  • Gomito del tennista

Tipologie d’intervento con Magnetoterapia

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  • 3

Descrizione

Il termine elettroterapia indica l’utilizzo a scopo terapeutico dell’energia elettrica in tutte le sue forme.
La scoperta dell’elettricità ha creato numerose aspettative in campo medico.
Si è subito cercato di sfruttare le eventuali proprietà terapeutiche di questa nuovissima e misteriosa forza; accanto a studiosi seri sono spuntate anche folle di ciarlatani che hanno approfittato delle opportunità che questa novità offriva loro; sono stati progettati apparecchi di ogni tipo: macchine elettrostatiche, generatori di correnti galvaniche e faradiche, tutti apparecchi che promettevano guarigioni  miracolose … incredibile ma vero qualche volta i pazienti guarivano …  potenza della suggestione e dell’effetto placebo!

 

Tecnologia

L’elettroterapia usa gli effetti biologici ottenuti dall’energia elettrica a scopo terapeutico e consiste in correnti elettriche che vengono fatte passare attraverso la parte del corpo interessata avendo avuto cura di scegliere con determinate caratteristiche idonee agli scopi da raggiungere. Si può utilizzare corrente continua potendo in tal caso associare le proprietà di determinati farmaci  che possono essere veicolati, attraverso la corrente stessa, nella zona da trattare (ionoforesi) oppure corrente variabile (correnti eccito motorie), sia con effetto antalgico (correnti dinamiche e TENS) che con effetto termico.
L’elettroterapia è usata al fine di stimolare il muscolo denervato, per ridurre l’ipotrofia dovuta al non uso del muscolo, mantenere il trofismo muscolare del muscolo nel muscolo denervato o per potenziarlo.

 

Elettrostimolazione eccitomotoria

L’elettrostimolazione eccito motoria (COMPEX) è utilizzabile sia nei casi di infortunio vero e proprio (laddove una temporanea immobilizzazione di un’articolazione porterà un deficit muscolare), sia per attuare una vera e propria opera di prevenzione, rafforzando i distretti muscolari preposti alla protezione dell’articolazione soggetta ad infortunio.
Nello sport è utilizzata per il potenziamento muscolare degli atleti. L’impiego di questa corrente in campo sportivo è iniziato alle Olimpiadi di Montreal nel 1976, allorquando fu utilizzata dagli atleti sovietici per potenziare la muscolatura e migliorare le proprie prestazioni.

 

Le principali applicazioni elettroterapiche sono:

TENS (elettrostimolazione nervosa transcutanea)

La terapia TENS si basa sull’applicazione, per mezzo di elettrodi, di correnti appropriate i cui microimpulsi eccitano solo le fibre nervose della sensibilità tattile situate sotto la pelle. Praticamente gli elettrodi  vengono posti a livello della zona dolorante e coprono la maggior estensione possibile di pelle al di sopra della zona interessata.
La TENS ha un effetto antalgico attraverso la stimolazione selettiva di nervi periferici da parte di impulsi elettrici. È indicata nei dolori radicolare (rachialgie, sciatalgie e cruralgie) nelle nevralgie post- erpetiche, nell’artrite reumatoide, nell’artralgie e mialgie localizzate.

 

Le correnti dinamiche

Le Correnti Dinamiche consistono  in onde con impulsi unidirezionali e sempre positivi, sono state scoperte nel  1929 da Pierre Bernard e le diverse combinazioni di impulsi danno origine a diverse correnti.
Gli effetti terapeutici delle correnti dinamiche sono analgesico, trofico ed eccito motorio.
La terapia con correnti dinamiche viene fatta tramite due elettrodi con grandezze in base all’area da trattare, in cui viene posizionato l’elettrodo attivo (in corrispondenza del maggior dolore) mentre l’altro elettrodo viene messo nelle vicinanze. Le correnti dinamiche sono regolate in base alle sensazioni del paziente che segnala la soglia di percezione dello stimolo e della soglia del dolore.
Le correnti dinamiche sono indicate nelle tendiniti (gomito, polso, spalle, ginocchio e caviglia) nei postumi dolorosi di traumi articolari, nelle artropatie acute e croniche e nelle algie muscolare.

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La ionoforesi

La Ionoforesi è una corrente continua unidirezionale con la quale usualmente si introducono farmaci nell’organismo, direttamente nella zona da trattare, assolutamente senza dolore e senza apportare alcun danno ad altri organi con la conseguenza di aumentare il tempo di permanenza in loco della sostanza medicinale e migliorare il trofismo dei tessuti superficiali e profondi.

La ionoforesi viene fatta con un apparecchio che ha due elettrodi (uno positivo e l’altro negativo) di gomma speciale conduttiva con cui viene dato il farmaco scelto per la terapia. La corrente veicola gli ioni medicamentosi verso l’elettrodo di polo opposto. Gli ioni passano attraverso i dotti piliferi e le ghiandole sudoripare. Nel derma profondo parte degli ioni vanno nel circolo capillare mentre la restante parte legandosi alle proteine si accumula in depositi attivi a lenta cessione.

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